Archivio delle categorie: Dibattito Scienza

Crediti formativi molto incredibili

Tre dei membri del gruppo di Facebook Dibattito Scienza si sono indignati per quanto potrete leggere qui sotto e hanno deciso di farlo in maniera utile ed attiva.

Poiché condivido la loro indignazione, pubblico anch’io, pur sapendo quanto sia velleitario lavar la testa a certi asini.

 

Ai signori Dirigenti Scolastici e ai Docenti dei Consigli di Classe:

 

  • Istituto Tecnico Industriale “E. Fermi” – Via Cesare Minardi 14 – Frascati
  • Istituto Professionale per i Servizi Commerciali “M. Pantaleoni” – Via B. Postorino 27 – Frascati
  • Liceo Classico “Marco Tullio Cicerone” – Via Fontana Vecchia 2 – Frascati
  • Istituto Tecnico Commerciale “Michelangelo Buonarroti” – Via Angelo Celli 1 – Frascati
  • Liceo Scientifico “Bruno Touschek” – Via Kennedy – Grottaferrata
  • Scuola Superiore “Giovanni Falcone” – Via Garibaldi,19 – Grottaferrata
  • Scuola Superiore “San Nilo” – Piazza Marconi, 7 – Grottaferrata
  • Istituto Salesiano Villa Sora – Via Tuscolana, 5 – Frascati

e, per conoscenza:

Italia Nostra – Settore Educazione al Patrimonio – educazioneformazione@italianostra.org

Oggetto: Crediti formativi per conferenza Giampaolo Giuliani

Egregi Professori,

scriviamo per richiedere una vostra presa di posizione in merito all’evento del titolo “È possibile prevedere i terremoti?”, che si terrà il 19 Aprile a Frascati. Questo evento prevede la presenza di Giampaolo Giuliani, che ha recentemente fatto parlare di sé perché sostiene di poter prevedere i terremoti osservando le emissioni di radon, affiancato da Leonardo Nicoli, direttore della Fondazione Giuliani.

Dobbiamo con rammarico osservare che un’associazione meritoria, Italia Nostra, offra il proprio patrocinio a un evento in cui un signore che si muove all’esterno della comunità scientifica può liberamente divulgare le sue opinabili ipotesi su un tema alquanto delicato e sensibile, il tutto senza alcun contraddittorio. Certamente ognuno ha il diritto di esprimere le proprie opinioni, il rammarico nasce dalla perentorietà di certe affermazioni del signor Giuliani, che non risultano a tutt’oggi verificate (vedi approfondimento allegato), diffuse sull’onda emotiva in un paese che negli ultimi anni ha avuto a che fare con eventi sismici particolarmente distruttivi. Il rammarico si trasforma però in sdegno nell’apprendere che la partecipazione a questo incontro verrà considerata come credito formativo per gli studenti, nonostante non ci sia alcun riconoscimento ufficiale delle idee del Sig. Giuliani, né da parte del MIUR né da parte di altri Istituti che si occupano di territorio, a qualunque titolo.

Una cosa che vorremmo fosse insegnata agli studenti è che qualunque teoria riguardante fenomeni naturali deve umilmente sottoporsi al giudizio di tutti coloro che studiano, nei vari aspetti, questo stesso fenomeno (peer-review). Questo giudizio dovrà avvenire attraverso procedure standard, che non possono prescindere da metodologie condivise di indagine; dall’elaborazione di ipotesi e previsioni potenzialmente verificabili; da adeguata pubblicazione dei risultati sperimentali; dal controllo di esperti indipendenti; dalla verifica sperimentale indipendente delle ipotesi formulate, ecc.

L’insieme di queste procedure non è un capriccio di qualche fantomatico establishment; al contrario, queste regole hanno lo scopo di garantire una conoscenza della realtà oggettiva, affidabile, verificabile e condivisibile. Esse costituiscono il metodo scientifico, che si è andato costruendo nel corso dei secoli con il contributo di tutti coloro che si occupano di Scienza e di Conoscenza, nella consapevolezza che la conoscenza scientifica ha come giudice unico la Natura stessa, non un’autorità terrestre, non sicuramente l’opinione pubblica. Chi si colloca al di fuori di queste pratiche collaudate – che, proprio in virtù del fatto di ammettere la possibilità di errore, forniscono gli strumenti per individuarlo e correggerlo – si colloca al di fuori del mondo della scienza.

Purtroppo – e l’esame delle cause sarebbe lungo e complesso – in questi ultimi anni in Italia stiamo assistendo al fiorire di sedicenti “ricercatori indipendenti” in vari campi del sapere; personaggi che si fanno vanto dell’essere “emarginati dalla scienza ufficiale”, e trovano così la maniera di diventare noti all’opinione pubblica, propugnando fantomatiche “scoperte eccezionali”, rifiutate a causa di chissà quali indegni complotti. Questi venditori di illusioni giocano spesso con la sofferenza delle persone, e trovano chi li sostiene per meri interessi politici, ideologici od economici.

Contemporaneamente viene sottovalutato, non finanziato, ostacolato il lavoro di tanti ricercatori seri (spesso precari e malpagati) la cui colpa è quella di non far parte del grande circuito mediatico, di non “far notizia”. Il vero scandalo non è il presunto ostracismo verso Giuliani o quelli come lui: il vero scandalo è che l’Italia destina sempre meno risorse alla ricerca seria, all’Università, all’Istruzione, mettendo una seria ipoteca sul nostro futuro come nazione sviluppata e costringendo molti dei nostri ingegni più brillanti a trasferirsi all’estero. Dare legittimità agli outsider come Giuliani di certo non aiuta a muoversi nella giusta direzione.

In conclusione chiediamo a tutti voi, Dirigenti Scolastici e Docenti, di dare la massima visibilità a questo documento e di non riconoscere, in sede di consiglio di classe, crediti formativi a fronte della presentazione dell’attestato di frequenza all’evento. Possiamo suggerire, in alternativa, la partecipazione all’incontro “La previsione dei terremoti: tra miti e realtà” di Warner Marzocchi, direttore di ricerca presso l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – INGV, che si terrà il 18 aprile ore 16-18 presso il Dipartimento di Fisica, Università la Sapienza, Aula Amaldi.

Ci auguriamo, ove possibile e compatibilmente con il carico didattico, che quanto scritto funga da stimolo per aprire una discussione con gli studenti sull’importanza di una corretta e rigorosa informazione scientifica.

Distinti saluti.

 

  • Marco Fulvio Barozzi, blogger scientifico e insegnante
  • Luca Di Fino, ricercatore TD Dip. Fisica, Università Tor Vergata
  • Aldo Piombino, blogger scientifico
  • Simone Angioni, chimico, Università di Pavia, Segretario Associazione Culturale Scientificast
  • Marzia Bandoni, esperta e-learning
  • Martino Benzi, ingegnere
  • Paolo Bianchi, blogger scientifico, Associazione Culturale Scientificast
  • Marco Casolino, Primo Ricercatore INFN e Dip. Fisica, Università Roma Tor Vergata
  • Pellegrino Conte, professore associato di Chimica Agraria, Università degli Studi di Palermo
  • Carlo Cosmelli, docente di Fisica, Dipartimento di Fisica, Università Roma Sapienza
  • Marco Ferrari, giornalista scientifico
  • Mario Genco, Dibattito Scienza
  • Milena Macciò, Dibattito Scienza
  • Silvano Mattioli, Dibattito Scienza
  • Marco Messineo, fisico, Dibattito Scienza
  • Silvia Onesti, Elettra-Sincrotrone Trieste
  • Giuseppe Perelli, studente di dottorato in Scienze Computazionali e Informatiche
  • Lisa Signorile, biologa e blogger scientifica.
  • Fabrizio Tessari, Dibattito Scienza
  • Luca Vanini, studente in Ingegneria Meccanica
  • Bruna Vestri, blogger
  • Veronica Zaconte, fisico
  • Giovanni Ponzio, ingegnere civile
  • Dario De Marchi
  • Marco Cameriero, studente
  • Luigi Buccelletti, medico chirurgo, odontoiatra, blogger
  • Marco Bruno, imprenditore
  • Roberto Natalini, Matematico, Dirigente di Ricerca del CNR
  • Giuseppe Lipari, Professore associato di Sistemi di Elaborazione dell’Informazione, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa
  • Daniele Oppo, cronista free lance, blogger (quasi) scientifico
  • Rosalba Cocco, insegnante di scuola Primaria
  • Enrico Bo
  • Camillo Galante, architetto, libero professionista
  • Moreno Colaiacovo, bioinformatico
  • Domenico Barbato, Laureato in fisica, studente alla magistrale di astrofisica e fisica teorica
  • Paolo Amoroso, divulgatore scientifico
  • Paolo Valente, fisico
  • Emanuela Guizzo
  • Matteo Cardinali, fisico particellare, Helmholtz-Institut, Mainz
  • Alessandro Venieri, funzionario geologo, Provincia di Teramo
  • Angelo Minisci
  • Brunello Tirozzi, Ordinario di Fisica Matematica, Università di Roma “La Sapienza”
  • Giovanni Vittorio Pallottino, già professore ordinario di Elettronica, Università di Roma “La Sapienza”
  • Carlo Mariani, Professore di Struttura della Materia, Università di Roma La Sapienza
  • Marco Ferraguti, Dipartimento di Bioscienze, Università degli Studi di Milano
  • Warner Marzocchi, INGV – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
  • Fabio Bruni, Docente di fisica, Dipartimento di scienze, Università di Roma Tre
  • Martina Pugliese, studentessa dottorato Fisica Sapienza Università di Roma
  • Antonio Piersanti, Sismologo, INGV
  • Ignazio Verde, genetista, ricercatore
  • Simone Rossi, Studente di Scienze e Tecnologie Agrarie
  • Federico Marini, studente magistrale in Scienze Geologiche
  • Edoardo Volpi Kellermann, musicista, scrittore, blogger, appassionato di scienza
  • Igor Lanese, MSc, PhD in Ingegneria Sismica e Sismologia
  • Renato Angelo Ricci, Presidente dell’Associazione Galileo 2001, Professore emerito dell’università di Padova
  • Paolo Gasparini, Professore Emerito Università di Napoli Federico II
  • Giuseppe Codispoti, PostDoc Universita’ di Bologna & INFN Bologna
  • Sandro Ciarlariello, studente di dottorato in astrofisica, Institute of Cosmology and Gravitation, Portsmouth
  • Domenico Barbato, studente magistrale in Astrofisica e Fisica Teorica, Torino
  • Marco Isopi, docente di Matematica, Dipartimento di Matematica, Università Roma Sapienza
  • Giulia Paccagnella, studentessa di Scienze Geologiche
  • Andrea Mazzoleni, astrofilo e appassionato di scienza e tecnica
  • Giuseppe Felici, fisico
  • Giulio Valentino Dalla Riva, PhD candidate @ Biomathematical Research Centre, University of Canterbury, Christchurch, New Zealand
  • Piero Patteri, ricercatore INFN – Laboratori Nazionali di Frascati
  • Annarita Ruberto, docente di Matematica e Scienze, Scuola sec. di 1° grado
  • Giorgio Trenta, consigliere Galileo 2001
  • Maurizio Nagni, Fisico, Software Engineer, STFC (UK)
  • Silvia Bencivelli, giornalista scientifica
  • Lapo Casetti, ricercatore, dipartimento di fisica e astronomia, università di Firenze
  • Alessandro Amato, Ricercatore Sismologo, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
  • Cristian Consonni
  • Sandro Cantoni, Geologo libero professionista e insegnante
  • Aldo Winkler – Tecnologo, Istituto Nazionale di Geofisica & Vulcanologia
  • Alberto Michelini, Dirigente di ricerca INGV
  • Alessio Piatanesi, ricercatore dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
  • Antonino Mostaccio, INGV – Osservatorio Etneo, Ct
  • Boris Behncke, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
  • Maurizio Bonafede, Department of Physics & Astronomy – Section Geophysics, University of Bologna
  • Laura Sandri
  • Lucia Margheriti, Centro Nazionale Terremoti, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
  • Francesca Pacor – I Ricercatore – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
  • Ingrid Hunstad – INGV Roma
  • Maria Teresa Mariucci, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
  • Isidoro Ferrante, Ricercatore dipartimento di Fisica, Università di Pisa
  • Paola Montone, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
  • Licia Troisi, 2nd University of Rome “Tor Vergata”
  • Francesco Mele, Ricercatore INGV
  • Paolo Pascucci, blogger
  • Stefano Pucci, Sez. Sismologia e Tettonofisica, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
  • Francesca Di Stefano, Redazione Centro Editoriale Nazionale (coordinatore), INGV
  • Andrea Rovida, tecnologo – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Milano
  • Giuseppe Giuliani, Dipartimento di Fisica, Pavia
  • Fabrizio Romano, INGV
  • Giuseppe Merigo
  • Fabrizio Galadini, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
  • Massimo Nespoli, Fisico, dottorando in geofisica presso: INGV-Sez Bologna
  • Marica Fulginiti
  • Patrizia Tosi, primo ricercatore, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
  • Roberta Sparvoli, Ricercatore Dipartimento di Fisica, Università di Roma Tor Vergata
  • Claudio Chiarabba, Dirigente di Ricerca INGV
  • Luca Nori, Geologo
  • Angelica Crottini, Biologa
  • Giulio Valli, Consigliere dell’Associazione Scientifica Galileo2001 per la libertà e la dignità della Scienza
  • Elisabetta La Torre, Fisico
  • Gianfranco Pradisi, ricercatore TI
  • Paolo Papale, Dirigente di Ricerca, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
  • Chiara P. Montagna, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – Sezione di Pisa
  • Paolo Micheloni
  • Daniele Bailo – INGV
  • Mirko Morini, ricercatore, Università degli Studi di Ferrara
  • Giuseppe De Natale, Dirigente di Ricerca INGV-Osservatorio Vesuviano
  • Maria Letizia Terranova, Università di Roma “Tor Vergata”
  • Antonella Amoruso, Dipartimento di Fisica Università di Salerno
  • Luca Crescentini, Dipartimento di Fisica Università di Salerno
  • Riccardo Reitano, Fisico, Università di Catania
  • Giancarlo de Gasperis, ricercatore, Dipartimento di Fisica — Università di Roma “Tor Vergata”
  • Maria Rosaria Dilella
  • Fabio Bredolo, medico
  • Monica de Simone, CNR IOM
  • Velia Minicozzi, Ricercatrice, Tor Vergata
  • Teresita Gravina, laureata in scienze geologiche e PhD in Geofisica e Vulcanologia
  • Giorgio Gianotto, direttore Codice edizioni
  • Ilaria Zanardi, ricercatrice all’IBF-CNR
  • Laura Bonaventura, dottoranda in chimica e blogger
  • Sylvie Coyaud, Giornalista scientifica, Il Sole-24 Ore/Oggi Scienza
  • Giovanni Spataro, redattore Le Scienze
  • Marco Frasca, fisico teorico e blogger
  • Tobia Paternò, Software Quality Engineer
  • Roberto Verolini
  • Giada Tagliaboschi, studentessa di Geologia presso l’Università “La Sapienza” di Roma
  • Stefano Giovanardi, Planetario di Roma
  • Daniela Pantosti, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
  • Spina Cianetti, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
  • Alessandro Pizzella, Dipartimento di Fisica e Astronomia – Universita’ di Padova
  • Antonio Meloni, Fisico Dirigente di Ricerca, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
  • Franco Mistretta, insegnante di Scienze – Roma
  • Daniela Germani, dottore di ricerca in Scienze della Terra (Università degli Studi di Milano)
  • Paola Castrucci, Dipartimento di Fisica, Università Roma Tor Vergata
  • Barbara Sciascia, ricercatrice INFN
  • Umberto Fracassi, geologo, ricercatore (precario) presso l’INGV dal 2003
  • Mauro Zunino socio C.I.C.A.P.
  • Claudia Antolini, dottoranda in astrofisica presso la SISSA, Trieste
  • Francesca Sartogo, insegnante, docente Mat. e Fis. scuola sup. II grado, PhD, blogger, genitore
  • Micol Todesco, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
  • Nicola Montemezzo, ingegnere elettronico
  • Licia Faenza, Ricercatrice Istituto Nazionale Geofisica Vulcanologia
  • Lucia Zaccarelli – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
  • Luigi Galati, medico
  • Paola Bruscoli, Research Fellow, Department of Computer Science, University of Bath
  • Antonio Gandolfi, Presidente AIF – Associazione per l’insegnamento della Fisica
  • Viviana Amati, insegnante
  • Edoardo Del Pezzo
  • Fulvio Turvani, tecnico aeronautico
  • Massimino Baldracco
  • Michele Lucente, dottorando in fisica
  • Martina Tindara Mazza
  • Sergio Ciuchi, prof. Associato, Dipartimento di Scienze Fisiche e Chimiche, Università dell’Aquila
  • Francesca Bianco, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, sez. Osservatorio Vesuviano
  • Nicoletta Foschi, insegnante
  • Claudia Gaballo
  • Mariangela Cestelli, Ricercatrice INFN, fisica
  • Soffio Di Falco
  • Ian Postuma, dottorando in fisica nucleare dell’università di pavia
  • Emiliano Barbaini, web designer
  • Cristina Rovelli, biologa, dottoranda presso l’università di Pavia
  • Gaia Pedrolli, insegnate di Fisica nella scuola superiore, Firenze
  • Giacomo Tarsi
  • Furio Bassani
  • Giovanni Perini – ARI, Sezione di Fidenza – Progetto SDT “Segnali Dalla Terra”
  • Simona di Tullio, biologa
  • Michela Alfè, chimica, ricercatrice CNR
  • Luigi Cerri, sismologo, dipendente della Fondazione Idis-Città della Scienza
  • Maria Valeria Ruggiero, Ecology and Evolution of Plankton, Stazione Zoologica “Anton Dohrn”
  • Guido Gonzato, informatico, dottorato in Geofisica
  • Federica Sgorbissa, giornalista scientifica
  • Fulvio Turvani, tecnico aeronautico
  • Massimino Baldracco
  • Michele Lucente, dottorando in fisica
  • Paolo Balocchi, cittadino Italiano, Laureato in Geologia, Scout ed Educatore
  • Ivan Sartorato, ricercatore CNR
  • Gianluca Galeotti, Laureando in Scienza dei Materiali
  • Fabrizio Leporini
  • Dario De Marchi, studente e blogger
  • Maria Grazia Ciaccio
  • Antonio Fanelli
  • Paolo Casale – dottore in Fisica, Laboratorio di sismologia, INGV
  • Claudia rege Cambrin, progettista software
  • Giampaolo Gratton
  • Antonio Valente, ingegnere informatico
  • Massimo Baldan, blogger, ex-commerciante, cittadino
  • Gherardo Piacitelli, fisico teorico, SISSA di Trieste
  • Francesca Quareni, professore associato di Fisica del Vulcanismo-INGV
  • Stefano Marcellini
  • Domenico caruso
  • Silvio Lamberti – Studente in Ingegneria Meccanica
  • Enrico Gazzola, Dottorando in Fisica, Università di Padova
  • Fabrizio Benedetti, Chercheur FNS senior, Université de Lausanne
  • Gianfranco Agnusdei Pensi, ingegnere
  • Giorgio Zerbinati, amministratore locale e divulgatore
  • Fabrizio di Caprio, chimico industriale
  • Antonio Ficarra, progettista strutture edilizia civile e industriale
  • Elena Tosato
  • Marilena Berera
  • Paolo Peranzoni, ex insegnante di Fisica
  • Roberto Corsini, senior scientist, CERN-Ginevra.
  • Corrado Venturini
  • Marco Ricchiuti, studente liceale, sezione scientifica
  • Simone Ricci, imprenditore nella comunicazione
  • Matteo Spada, ricercatore Paul Scherrer Institute, Villigen PSI Svizzera
  • Davor Jovic
  • Monica Poppi
  • Federico Bo, ingegnere informatico, Roma
  • Massimo Della schiava, geologo, ex sismo-vulcanologo INGV, blogger scientifico
  • Paolo Giacobazzi
  • Paola Peresin, biologa Venezia
  • Paolo Balbarini, laurea in Fisica con specializzazione in sismologia
  • Martino Marisaldi, ricercatore Istituto Nazionale di Astrofisica
  • Ilaria Zanetti, Trieste
  • Niccolò Dainelli, geologo, Firenze
  • Antonio Crespi, matematico, Varese
  • Olivia Levrini, ricercatrice in Didattica della fisica, Università di Bologna
  • Manuela Cirilli, fisico e comunicatore scientifico CERN
  • Giuseppe Molteni, ricercatore in analisi Università statale di Milano
  • Flavio Mariani, dottorando in Fisica presso Università di leiden
  • Antonio Sidoti, fisico, ricercatore INFN, Roma
  • Luca Demattè, fisico e tecnologo
  • Riccardo Gatto, statistico ed economista, primo ricercatore presso ISTAT
  • Alberto Reani, blogger
  • Daniele Defilippi, studente scienze mfn
  • Emanuela Guizzo
  • Romeo Gentile a.k.a. LeFou
  • Cristiana Castaldo, laureata in biotecnologie, ricercatrice
  • Samuele Arcidiacono
  • Luca Zeni
  • Alessandro Sabatino, fisico ambientale e blogger
  • Chiara Levolella
  • Massimiliano Todisco
  • Corrado Zanella, ordinario di Geometria, Università di Padova
  • Daniele Goretti
  • Paola Forlenza, fisico
  • Simone DiPasquale
  • Anna Rita Longo
  • Giuliana Galati
  • Claudia Rege Cambrin, progettista software
  • Carla Citarella, operatore artistico, libero professionista
  • Annarita Ruberto, docente di Scienze e Matematica, Scuola Sec. 1° grado
  • Nicolino Lo Gullo, assegnista presso il Dipartimento di Fisica dell’Università degli studi di Padova
  • Carmelo Di Mauro, psicologo, blogger
  • Andrea Ricci, informatico
  • Antonella Camalleri, casalinga
  • Luca Croce, consulente informatico
  • Massimo Pacifici, medico
  • Anita Eusebi, matematica, docente a contratto presso l’Università degli Studi di Camerino
  • Marco Marazza, consulente aziendale e formatore
  • Maurizio Cassi, statistico e analista econometrico. Pubblica amministrazione, Roma
  • Filippo Solinas, Dibattito Scienza
  • Anna Maria D’Amore
  • Mauro Fornara
  • Marco Cattaneo, direttore di Le Scienze, National Geographic e Mente&Cervello
  • CICAP, Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale

{ – – – Nota del 17/04/2013:

L’elenco dei firmatari è stato aggiornato a quello definitivo, pubblicato su Background noise

Aggiungo l’elenco dei siti che hanno aderito all’iniziativa:

 

– – – }

Un breve approfondimento

Le idee di Giampaolo Giuliani non sono così originali e rivoluzionarie come certa stampa afferma: sulle relazioni fra emissioni di radon e terremoti ci sono diversi studi in molte aree sismiche del mondo, da Taiwan all’Islanda, passando per la California. Tutte le principali riviste scientifiche specializzate ne hanno prima o poi parlato. Che non sia propriamente una novità lo dimostrano le prime tracce in bibliografia, che risalgono al 1967. In California il sistema fu usato regolarmente per un po’ di tempo negli anni ’70. Ci furono dei riscontri per un paio di eventi nel 1979, ma poi il metodo è stato sostanzialmente eliminato perché la sua affidabilità era scadente; per esempio, il terremoto di Landers del 1972 fu seguito un paio di settimane dopo l’evento da anomali valori del gas e nel 1981 ci fu un brusco innalzamento dei livelli nell’area di Los Angeles, ma non accadde nulla. A Taiwan, dove vi sono aree particolarmente idonee a questi studi, sia geologicamente che climaticamente, si sono registrati diversi episodi di correlazione tra radon e sismicità. Ad esempio, la sorveglianza della faglia di Chuko ha dimostrato un aumento delle emissioni di radon prima di eventi sismici lungo quella specifica faglia, ma ancora senza raggiungere una predizione degli eventi stessi in qualche misura soddisfacente.

Il problema è che questi studi hanno dato troppi falsi positivi mettendo in evidenza quanto poco il radon sia predittivo. Una previsione è valida quando funziona, cioè quando l’evento si verifica. Una previsione è sbagliata sia se prevede qualcosa che poi non avviene (falso positivo), sia quando non prevede qualcosa che invece avviene (falso negativo). Dire che prima o poi pioverà a Roma è sicuramente una previsione che sarà confermata dai fatti, ma non può considerarsi di certo rivoluzionaria, anche se basata su osservazioni condivise.

C’è poi una differenza fondamentale fra Giuliani e queste ricerche: tutte si basano sullo studio di una singola faglia, quando invece Giuliani parla genericamente di aree. Questo è un particolare di non trascurabile importanza: prevedere un terremoto significa fare un comunicato in cui si scrive che “circa il tal giorno alla tal ora si verificherà lungo quella faglia un evento di magnitudo n il quale provocherà uno scuotimento come da cartografia allegata”. Come si può definire l’area in cui vanno presi provvedimenti di protezione civile senza sapere quale faglia si muoverà?

Ricordiamo inoltre che Giuliani non ha mai realmente previsto nulla di significativo, come dimostra un video del Marzo 2010 preparato dai ricercatori dell’INGV, grazie al quale vengono messe in evidenza tutte le sue contraddizioni: infatti non riesce, nemmeno successivamente al tragico sisma che il 6 Aprile del 2009 colpì la città dell’Aquila, a fornire una informazione coerente sulla sua presunta previsione del terremoto. Anzi, risulta agli atti che una settimana prima del fatale terremoto aquilano voleva sgomberare Sulmona a seguito dell’evento di Magnitudo 4.0 che aveva colpito la cittadina il 29 marzo 2009. Insomma, si prevede pioggia a Frascati e poi aprono gli ombrelli a Ladispoli. Che previsione è?

Siamo convinti che la ricerca sui segnali premonitori dei terremoti sia importante, ma debba essere condotta in contesti davvero affidabili, non certo sull’onda dell’emotività o della personalizzazione. Siamo tuttavia altrettanto certi che in un paese come il nostro sia più importante investire nella prevenzione, con una adeguata gestione del territorio e con norme e controlli più stringenti sul patrimonio edilizio. La lezione ci viene dal Giappone, paese con sismicità anche superiore alla nostra: costruire in maniera corretta e nei luoghi corretti vuol dire anzitutto abbattere drasticamente la perdita di vite umane, anche in caso di forti terremoti, oltre a ridurre sensibilmente i costi per la ricostruzione post-sismica. Certo che ci vogliono precise scelte politiche, e all’orizzonte non si vedono segnali confortanti.

Pubblicato il Dibattito Scienza | Taggato come , | 3 Commenti

Dibattito Scienza – Le risposte del centrosinistra

Hanno risposto!

Hanno risposto cose sensate?

Qualcuna sì, qualcuna no, la maggior parte indifferenti rispetto allo spirito con cui abbiamo fatto le domande – o, perlomeno, allo spirito che io attribuivo alle domande che abbiamo formulato nel gruppo di facebook Dibattito Scienza.

Non ho la minima intenzione di riportarle qui, se volete potete leggervele sul sito di Le Scienze

Primarie del centro-sinistra, le risposte su scienza e ricerca

Non ho nemmeno la minima intenzione di commentarle una ad una, per due motivi fondamentali.
Il primo motivo è che mi sono ripromesso di non parlare di politica in questo blog – se non in casi disperati – e una valutazione “politica” delle risposte dei politici, sarebbe in contrasto con questa mia ferma decisione.
Il secondo motivo è più tecnico: nella maggioranza dei casi non avrei la sufficiente competenza per valutare la correttezza delle opinioni di questi cinque candidati a candidarsi Presidente del Consiglio.

Dal punto di vista politico, mi sembra giusto, però, ricordare che i cinque hanno risposto come candidati ad elezioni primarie, quindi in competizione fra di loro nella prossima votazione del 25 Novembre, alla quale parteciperanno solo coloro che – tendenzialmente – ritengono, oggi, di voler votare l’anno prossimo per il centro sinistra. Mi sembra ragionevole supporre che qualche risposta potrebbe essere abbastanza diversa se destinata fra qualche mese a tutti gli elettori italiani; adesso probabilmente hanno troppa paura di scontentare il loro specifico elettorato.

Però qualche sassolino dalle scarpe – a costo di violare leggermente la mia decisione di non parlare di politica in questo blog – me lo voglio togliere.

1. Quali politiche intende perseguire per il rilancio della ricerca in Italia, sia di base sia applicata, e quali provvedimenti concreti intende promuovere a favore dei ricercatori più giovani?

Puro politichese per tutti, però temevo peggio: almeno, ferocemente sollecitati da un gruppo d’opinione di settore, sembra che abbiano capito la domanda. Nessuno di loro ha risposto che l’Italia della ricerca non sa cosa farsene, visto che è un paese a vocazione turistica.

2. Quali misure adotterà per la messa in sicurezza del territorio nazionale dal punto di vista sismico e idrogeologico?

Politichese anche qui. Però fanno qualche proposta, ipotizzano qualche priorità, qualche modo – magari velleitario, vista la crisi e i vincoli europei – per reperire i fondi. Temo che fra il dire e il fare ci sarà di mezzo un largo mare, sia per quelli che masochisticamente vogliono centralizzare tutte le decisioni, sia per gli imprudenti che vogliono affidarsi alle risorse amministrative locali.

3. Qual è la sua posizione sul cambiamento climatico e quali politiche energetiche si propone di mettere in campo?

Quando si doveva decidere quali domande fare, io avevo proposto di eliminare questa domanda, almeno per la parte riguardante il cambiamento climatico: troppo di politica estera e poco di politica interna, c’era il rischio che per fare bella figura “ideologica” con la prima parte partissero per la tangente nella seconda. E così è avvenuto.

Bruno Tabacci è l’unico a ricordare che in confronto a quanto stanno facendo Cina e India, qualsiasi politica italiana e persino europea sarebbe praticamente ininfluente sulle emissioni di anidride carbonica mondiali e propone un mix ragionato – ho scritto ragionato, non adeguato – di soluzioni. Tutti gli altri sostanzialmente dicono: “come sarà verde la mia valle”, nessuno vuol farsi scavalcare a sinistra.
Il massimo è Vendola che arriva a proporre di portare: «in produzione tutti gli invasi esistenti svuotandoli dai fanghi e integrandoli con i sistemi fotovoltaici anche con la ricarica notturna dei bacini.» Nichi, guarda che i bacini idroelettrici italiani sono già il fiore all’occhiello della nostra gestione energetica, li si ricarica proprio di notte usando energia elettrica prodotta con impianti in momentanea sovrapproduzione – solitamente quelli nucleari francesi – e che non li si può ricaricare di notte con l’energia solare, perché di notte fa buio, magari potrebbe tirar vento ma di luce proprio non ce n’è.

4. Quali politiche intende adottare in materia di fecondazione assistita e testamento biologico? In particolare, qual è la sua posizione sulla legge 40?

Domanda ideologica come nessun altra e risposte altrettanto ideologiche: non voglio affrontarle anche perché non sono poi così diverse fra di loro.
L’unico che si stacca nettamente è Bruno Tabacci, il quale sostiene che idratazione e alimentazione forzata NON sono accanimento terapeutico, anche se somministrate a chi avesse esplicitamente e inequivocabilmente dichiarato di non volerle subire. In questo specifico caso esprimo il mio più profondo dissenso politico.

5. Quali politiche intende adottare per la sperimentazione pubblica in pieno campo di OGM e per l’etichettatura anche di latte, carni e formaggi derivati da animali nutriti con mangimi OGM?

Questa è una delle domande che mi importavano maggiormente.

Ed era una domanda estremamente specifica: chiedeva se sei favorevole o no alla sperimentazione – sperimentazione non produzione – in campo aperto degli organismi geneticamente modificati e se sei favorevole o no all’etichettatura dei prodotti “derivati da animali nutriti con mangimi OGM”.

Tutti e cinque vorrebbero l’etichettatura di cui sopra. E la cosa non mi sta male, se praticamente ogni cosa che mangiamo venisse etichettata come derivata da OGM, o il popolo italiano diventerebbe il più snello e in forma del pianeta o, forse, si accorgerebbe che non sono poi così pericolosi.
Tutti e cinque partono per la tangente parlando di unicità della nostra produzione agroalimentare e via dicendo. Solo Tabacci e Bersani si dicono esplicitamente disposti alla sperimentazione in campo aperto, con tutti i controlli del caso.

Pierluigi Bersani, però, asserisce che i prodotti caseari italiani DOP sono fatti con latte di vacche non alimentate con OGM. E qui casca l’asino, perché è impossibile che chi è stato presidente del consiglio regionale dell’Emilia Romagna non sappia che il parmigiano reggiano non esisterebbe senza soia e mais transgenici importati dall’estero, così come tutto il burro prodotto con panna di affioramento residua della lavorazione di questo formaggio, così come il latte proveniente dalle stesse stalle e non destinato alla caseificazione, eccetera, eccetera. Visto che per chi è in quella posizione è impossibile non sapere, ne devo dedurre che propina ai suoi elettori una “pia fraus”: contenti loro…

6. Qual è la sua posizione in merito alle medicine alternative, in particolare per quel che riguarda il rimborso di queste terapie da parte del SSN?

Qui si scopre che Laura Puppato potrebbe non aver fatto la vaccinazione antinfluenzale e aver preferito una preventiva cura omeopatica 🙂 Contenta lei… meno contenti coloro che non vorrebbero che questo tipo di “pratiche terapeutiche” fossero a carico del SSN, ma non si può pretendere che un candidato sappia che cos’è il numero di Avogadro.

Gli altri danno risposte più sensate, si ricordano che fra le cure alternative non c’è solo l’omeopatia e richiedono un’accurata validazione scientifica prima che lo stato scucia un euro: tutto sommato non troppo male come risposte, anche se per ognuna si potrebbe trovare qualcosina di stonato. Ma è poca roba e sono fin troppo coraggiosi, visto il loro elettorato di riferimento.

Persino Vendola si mantiene ragionevolmente equilibrato e attento alla validazione scientifica, però sguscia rapidamente via e approfitta del fatto che questa era l’ultima domanda per proporre di parlare d’altro: di scuola, di corruzione, di valori “diversi”. Scelta coerente con il suo personaggio politico, ma a me viene il sospetto che abbia cercato di distrarre il suo elettorato dalla propria risposta – direi corretta – a questa domanda. E questa è la seconda e ultima considerazione politica che faccio in questo articolo.

 

Finisco qui.

Siete liberi di dissentire da tutto ciò che ho scritto e di commentare questo articolo; vi ricordo solo qual è la mia politica sui commenti e vi avverto che prima che possa approvarli ci potrà volere qualche tempo.
Se i commenti dovessero debordare per numero o virulenza, vi chiedo scusa in anticipo ma dovrò chiuderli: in questi giorni non sarei in grado di gestirli adeguatamente.

 

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Dibattito Scienza – Si parte

Dibattito ScienzaPochi giorni fa è stato costituito su facebook il gruppo aperto Dibattito Scienza, con lo scopo di “esortare” i cinque candidati alle primarie del centro–sinistra a chiarire la propria posizione politica sulla scienza, in tempo utile affinché i simpatizzanti per quell’indirizzo politico possano decidere chi votare anche in base a questa informazione.

Rivolgersi a loro è un puro accidente del caso, dovuto al fatto che sino a questo momento si tratta dell’unico raggruppamento che ha chiaramente scelto il metodo delle primarie per stabilire chi sarà il proprio leader alle prossime elezioni politiche. Le stesse esortazioni saranno rivolte anche ai canditati di qualsiasi raggruppamento o partito che sceglierà lo stesso metodo di selezione del leader.

Sono state proposte alcune domande, le abbiamo valutate, discusse, criticate e alla fine ne sono state redatte sei, in una versione che ha tenuto democraticamente conto delle idee di tutti.

Le potete leggere sul sito di Le Scienze che si è offerto di ospitarle, in quanto testata giornalistica di divulgazione scientifica in grado di dare la massima visibilità a Dibattito Scienza.

Primarie, sei domande per la scienza

Le riporto qui di sotto (in formato grafico, non voglio che si possa pensare che cerco di farmi bello del lavoro comune, e in questo modo non saranno indicizzate).

Le domande di Dibattito Scienza del 15 novembre 2012

Adesso dobbiamo aspettare che i politici rispondano, ammesso che si degnino di farlo  – e se non si degnano è una risposta anche quella, preoccupante ma pur sempre una risposta – dopo di che ognuno di noi avrà qualche informazione in più per scegliere, soprattutto se sarà possibile raccogliere le idee in proposito dai candidati a candidarsi Premier di tutti gli schieramenti.

Proprio perché è indispensabile dare la massima pubblicità a quest’iniziativa che, ripeto, è rivolta a tutti coloro che si prongono di governare l’Italia, vi chiedo di condividere questo articolo o, se preferite e sarebbe ancora più utile, la pagina di Le Scienze.

Per ovvi motivi sono inibiti i commenti a questo articolo.

 

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